Un Presidente dal “Cappello a cilindro”?

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capp3Di Salvo Barbagallo

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Con qualche chilo in meno, potrebbe paragonarsi a Fred Astaire: il perenne sorriso a 360 grado è uno degli elementi che potrebbero farlo avvicinare al grande ballerino americano, ma la “grazia” nelle movenze è tutt’altra cosa, un dono di natura.

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capp4Lo stesso discorso vale per il “cappello a cilindro” che cerca di non far vedere: non è lo stesso che appare nel famoso ed elegante film di Mark Sandrich, ma assomiglia a quello di un prestigiatore che deve “necessariamente” stupire la platea.

cappNon ci permettiamo di nominare il personaggio che stiamo cercando di descrivere con tanto di giro di parole, lo lasciamo indovinare al lettore, convinti che qualunque risposta possa dare sarà quella sbagliata. E’ un gioco con il trucco? Dubitiamo che possa trattarsi di un gioco, quando ci riferiamo all’elezione di un Presidente della Repubblica, in special modo quando si tratta dell’elezione del Capo dello Stato-Italia. Ed ecco perché se qualcuno avesse identificato nella descrizione del personaggio fatta nelle prime righe di questo articolo chi sta governando in questo momento il Paese. abbiamo anticipato che sbaglia. Non tutto ciò che accade in Italia può essere attribuito al premier Matteo Renzi: non è Superman, né qualcosa di molto più elevato, ma un Uomo che ha saputo trovare la sua strada fra mille e mille ostacoli, fra mille e mille trabocchetti. Un Uomo da ammirare, sotto tutti i punti di vista.  Quindi diciamo apertamente che – è nostra opinione – non possa essere Renzi il “prestigiatore” che saprà tirare fuori dal “cappello a cilindro” il nome del candidato alla Presidenza della Repubblica Italiana. Il “nome” del futuro primo Cittadino d’Italia deve essere (o dovrebbe essere) gradito ad un’ampia maggioranza politica, rischio una mancata elezione. Quindi, ancora e per deduzione, non può esserci sulla scena un solo danzatore con il “cappello a cilindro”. D’altra parte, così come nel musical del 1935, sul palcoscenico di “Cappello a cilindro” accanto a Fred Astaire e all’indimenticabile Ginger Rogers, c’era un magnifico corpo di ballo di tantissimi danzatori che facevano sfoggio del singolare copricapo.

capp1Il guaio è che in questa delicata partita per il Colle non si conoscono i comprimari di Matteo Renzi e, fra i tanti, è estremamente difficile andare a individuare chi abbia più peso nelle decisioni finali. Inoltre – e questo è un dato di fatto – la “scelta” del candidato non solo non è facile, ma presenta pure una infinità di incognite. A prescindere che agli Italiani non è dato esprimere un parere (quale che possa essere), ogni possibile scelta di Chi dovrà rappresentare l’Italia e gli stessi Italiani ricade sui politici. E l’antipolitica pertanto non ha alcuna voce in capitolo e nessuna responsabilità.

capp2Non sappiamo il Cheek to cheek di Irving Berlin da chi sarà interpretato e quanti protagonisti fra di loro faranno cheek to cheek per indicare un Nome che possa essere condiviso da tutti, o almeno dalla maggioranza. Certo fra i nomi (e sono tanti…) che vengono presentati all’attenzione degli Italiani da quando il Presidente Giorgio Napolitano ha espresso la volontà di lasciare le sue funzioni, non crediamo che possa essercene qualcuno da considerare “credibile” e “autorevole”.

Bisognerà passare dalla danza al gioco di prestigio?

Così è, se ci piace…

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